lunedì 6 agosto 2012

Vaffanculo, cazzo. Cazzo! Vaffanculo!
Il mio periodo di prova al lavoro è andato male. Domani devo andare a restituire la divisa.
Mi sento così inutile: non sono riuscita nemmeno a fare un lavoro merdoso come questo. Sento di essere una delusione per i miei genitori: non sono in grado di lavorare, non sono brava a scuola e non sono nemmeno bella. Ho infranto i loro sogni di gloria. Mia madre sperava che almeno con il lavoro dimagrissi e potessi vagamente competere con la cugina strafica modella. Dio, non so nemmeno cosa scrivere. Passo i pomeriggi a piangere e nessuno lo sa. Spero che nessuno lo scopra. Avolte sto bene ma è temporaneo. Penso che il mio cervello si rifiuti di stare così male tutti i giorni  e che aumenti i livelli di serotonina, dopamina o sa il cazzo, per evitare che collassi. Non so nemmeno perchè sto così male. A parte il non avere amici, aver deluso tutti e la costante sensazione di inutilità. Roba con cui tutto sommato si convive. Oppure no. Cazzo. Merda. Io non so cosa fare.

venerdì 8 giugno 2012

ricordati questo giorno, jo che leggi dal futuro, rimembralo.  è il giorno in cui la notte precedente non hai dormito per studiare.  è il giorno in cui tutti ti hanno detto che sei un’incapace, a scuola. è il giorno in cui sei tornata a casa stanca, sudata e assonnata con la cartella 50x70 al braccio.  è il giorno in cui ti aspettavi di trovare qualcosa di pronto da mangiare, è il giorno in cui invece hai trovato tua mamma che faceva la ricostruzione delle unghie a tua cugina che fa la modella nelle sfilate. è il giorno in cui tua zia ti ha detto che sei sempre più cessa, è il giorno in cui la tua cuginetta modella ha fatto il risolino, è il giorno in cui tua madre non ha alzato lo sguardo. ed è il giorno in cui non te ne è fregato più un cazzo.

domenica 3 giugno 2012

mi sento dentro una enorme piscina. sono tutti così lontani e i suoi ovattati. sento il cuore nelle orecchie e l'aria che comincia a mancare. io non riesco mai a capire come tutti quanti, tutti, per dio, facciano a vivere.
non è una cosa che a me viene naturale. vorrei fare l'amore, il sesso e tutto quanto. vorrei avere uno scopo, aim e tutto quanto. vorrei un figlio, un marito, un amante e tutto quanto.
niente di tutto ha senso. ma chi è insonne e passa dal mio blog perchè ha trovato indicizzato "tristezza", "depressione" e "solitudine" (anche se non succederà mai perchè io non taggo un cazzo), cosa fate per continuare a esistere? è davvero tutto così lontano a me e niente ha senso. non capisco nemmeno perchè scrivo un blog su una piattaforma così obsoleta come blogger. non sento il bisogno di condividere quello che ho dentro. non voglio pubblicare un cazzo. non voglio che altri blogger mi commentino, non voglio proprio una ceppa di minchia. non ho 160 caratteri in testa e i tweet te li puoi ficcare su per culo. non scrivo su facebook perchè tutta la gente che conosco lì, è morbosamente lì. e a nessuno frega un cazzo di leggerti lo status, di leggerti dentro ma vogliono il permesso di farlo loro. di succhiare il  cazzo virtualmente, di leccartela con il mouse, di succhiarti l'identità, di vedere se hai interessi in comune e in quale stanza del suo grande palazzo metterti. dio, nemmeno vi odio, non ci riesco. ho un altro blog su tumblr, dove metto le gif porno e parlo di cazzo e pompini come tutte le ragazze su tumblr. metto a volte foto mie ma nessuno se ne accorge ma voglio che mi reblogghino e sentirmi al centro dell'attenzione, sentirmi dire che ho le tette grosse e che ci sborrerebbero sopra. ma non ha senso nemmeno questo, passo il tempo mentre guardo video su come costruirmi una casa in arizona con pochi soldi e vivere così. vivo vicino firenze e concludo la mia adolescenza facendo la strada da scuola a casa. non ho piercing, non ho tatuaggi, non fumo le canne, non sono indie, non sono artistica, non sono figa, non ho un luccichìo negli occhi, non posto il mare, non posto i blazer o le polacchine, non sono punk, non ho figli, ho smesso di fumare e la vita è terribile da allora, non sono proprio un cazzo a dirla tutta. niente ha un senso.  non sono vergine, la prima volta che l'ho fatto è stato in una macchina, in un bosco con uno molto più grande di me che subito dopo si è messo a pisciare tra i cespugli. però dopo mi sono levata dalle palle e non l'ho mai più rivisto. mia madre preferirebbe che mi mettessi lo smalto, mio padre preferirebbe bersi una birra, io preferisco prenderlo nella figa piuttosto che in culo. niente ha un cazzo di senso. non mi sento così bene ma alla fine passa. dicono che alla mia età non si capisce una sega e penso proprio che sia vero ma non solo alla mia età. i just don't fit. non sono brava a scuola, non ho i voti migliori, non faccio temi politicamente impegnati, non tifo nessuna squadra, non ho nessun partito, non ho idea di cosa abbia fatto che guevara, non sono nemmeno una vera lettrice, faccio finta di fare l'intellettuale portandomi a spasso kerouac, vado in biblioteca e guardo tutti dentro gli occhi così pensano "oh, come guarda dritto negli occhi, deve essere una persona decisa", guardo il soffitto e non guardo più niente. guardo gli universitari che fumano fuori dalla biblioteca, ridono, portano il macbookpro a fare una pisciata fuori, portano le camicie a quadri come kurt quando si sentiva poco bene, portano le ragazze con i capelli mossi al vento, la vita stretta che io non ho mai, le belle caviglie che non avrò mai, le belle cosce che io non ho mai sognato, la femminilità di cui mi importa poco, l'eleganza di cui mi importa ancora meno, così come della punteggiatura, della vita, della morte, del dio di spinoza, di hobbes, di te, degli anon su tumblr, di chiara ferragni, di corona, di belen, dei vesititi da pin up, delle serate di musica alternativa a firenze, odio vasco brondi e non voglio vedere le cazzo di luci della cazzo di centrale elettrica (vai in culo, coglione strafatto), delle ragazze che fanno le modelle e hanno blog anoressici, di quelle che fanno le modelle e magiano le pringles, dei depressi, dei depressivi... vabbè. ho i tempi morti e li occupo con questi lugubri pensieri, invece di rendere la mia vita migliore. ma migliore come?
niente ha un senso
niente ha un senso
niente ha un sesso
niente a un senso
niente ha un seno
niente ha un sento
niente ha un pento
niente ha un senso
niente ha un cazzo
ma sono ancora in giro, vedo se riesco a schiantare trattenendo il respiro.

mercoledì 16 maggio 2012

sto qui nella mia stanzetta, che penso alla rosa rossa e alla croce d'oro mentre mi inzuppo le dita nelle mutande con gli hentai. una cosa come un'altra ma a volte penso che sia bello dormire con gli occhi chiusi e della carne contro la guancia. tutta una questione di pathos, direi. non è vero, non sono criptica.

lunedì 2 aprile 2012

  1. sono una hater. proprio così; odio tutto e tutti e lo dichiaro virtualmente.
    odio i miei coetanei per il nostro non-stare, odio i miei professori perchè erano la gioventù bruciata e noi abbiamo cenere, odio facebook, odio il mio blog minimal-chic, odio i vegani e il loro curioso credo di essere esseri immortali e superiori, odio le diete, odio gli artisti incompresi che popolano i corridoi dell’h&m, odio la gente comune perchè la noia è terribile… odio addirittura me stessa (pur tuttavia considerandomi meglio del resto di voi; ma solo perchè sono io, eh).

    uno potrebbe muovermi un sacco di critiche e dirmi che è più facile amare che odiare, o una troiata del genere. be’ vaffanculo. io sto facendo una fatica boia ad odiare e, perdio, io sono giovane e non riesco a trovare il senso in nulla o la semplice voglia di vivere, figurarsi chi ha problemi seri.

mercoledì 28 marzo 2012

se thelo

chissà quando arriva il momento in cui mi rendo conto che non potrò più diventare designer, ingegnere, biologa, dietologa, rockstar, premionobel, fisica, astronoma, curadelcancro, ambasciatrice, attriceoscar, scrittrice, giornalista...